10° anniversario

Nel febbraio scorso l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo di Renate (Monza Brianza) ha ospitato un interessante seminario che ha fatto il punto sulla tecnica della post-tensione, dando voce anche al dirigente Tenax, Umberto Sirtori, che ha seguito la prima applicazione, il quale non ha potuto che confermare la soddisfazione dell’azienda.

Il seminario è stato quindi un’occasione da un lato per riflettere sul concetto di qualità costruttiva, che non può che scaturire dalla stretta collaborazione tra ricerca, prodotto (in questo caso calcestruzzo additivato con il compound Aeternum prodotto da Tekna Chem), tecnica applicativa e controlli in laboratorio e in cantiere; dall’altro per alzare il velo sull’impiego di questo genere di pavimentazioni – già diffuse non solo in aree interne, ma anche in aree esterne di importanti siti logistici italiani, dal Piemonte alla Campania – come parte di un progetto costruttivo in cui il pavimento diventa in un certo senso fondante, fino ad avere caratteristiche di antisismicità, nella sua associazione a pareti prefabbricate in calcestruzzo e a coperture di materiale più leggero, come per esempio il legno lamellare.

Il primo pavimento posteso italiano ha toccato il traguardo dei dieci anni di esercizio, ma sembra sia stato posato ieri. È partito da questa “best practice” – per delineare un approccio al costruire che mette al centro la massima cura di tutti gli aspetti del processo realizzativo – un seminario organizzato a febbraio dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo.

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